Per la prima volta Palermo vede ricoprire il prestigioso incarico di questore da una donna: Maria Rosaria Maiorino, già dirigente alla Squadra Mobile di Cagliari e trasferita ora da Foggia, dove ha ricoperto il medesimo ruolo.
Fra i successi durante i suoi incarichi merita certamente menzione la cattura del super-latitante pugliese Giuseppe Pacilli, catturato nel 2011 e facente parte della mafia del Gargano.
L’impegno a Palermo è certamente arduo, ma la d.ssa Maiorino entrata nella Polizia di Stato già dal 1979 ha fatto delle battaglie la sua priorità di vita.
Sulla cattura della “primula rossa” Matteo Messina Denaro prudentemente afferma: “In questi anni non sono stata abituata a perdere. La cattura di Matteo Messina Denaro resta tra le priorità, ma non mi sento di dire altro, sono arrivata da poche ore, lasciatemi parlare con i miei collaboratori e fatemi documentare. Oltre la cattura dei super-latitanti dobbiamo garantire il controllo del territorio e dare certezze ai palermitani che si devono rivolgere con fiducia alla polizia per il contrasto di rapine e furti. La collaborazione dei cittadini è fondamentale. È chiaro che le direzioni seguite negli scorsi anni dai miei colleghi troveranno nel mio lavoro continuità, dall’obiettivo principale, che resta quello della cattura di Matteo Messina Denaro, fino ai controlli capillari sul territorio. So che questo percorso è stato bene avviato e spero di consegnare importanti risultati anche io, a partire da quello di scuotere le coscienze. Questo deve essere un cambiamento reale, che aiuti l’attività della polizia, sulla quale il cittadino deve poter contare. Non basta soltanto parlare di legalità: le parole non servono molto e se non accompagnate dai fatti, poi si perdono“
Luigi Asero